Cimeli di 25 anni fa, rispolverati in vista del concerto di stasera: il biglietto di Torino, 13/9/1987
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Cimeli di 25 anni fa, rispolverati in vista del concerto di stasera: il biglietto di Torino, 13/9/1987
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29 giugno 2012 · 8:28 amCommenti disabilitati su Live@Rockol
28 giugno 2012 · 3:58 pmNei giorni scorsi ha fatto parecchio discutere una lettera aperta di una stagista della NPR – la radio pubblica americana: Emily White è la fotografia di come ragionano certi giovani 20enni rispetto alla musica. La tesi, riassunta brutalmente è questa: “Ho 11mila canzoni sul mio iPod, non scarico musica illegalmente, ma ho comprato solo 15 CD in vita mia”. Tradotto: il possesso non interessa a questa generazione, ed è il caso di farsene una ragione. Vogliono l’accesso. L’abbonamento, quando non scaricano illegalmente. Sono cresciuti così, e non cambieranno.
Apriti cielo: che abbia torto o ragione, la lettera aperta ha suscitato una quantità di reazioni che levati. La più interessante è quella di David Lowery (chi è David Lowery?) (E’ il fondatore dei Camper Van Beethoven e dei Cracker) (ah be) (No, davvero: due band stimatissime nel rock americano) (ah be) (Ora insegna pure all’Università) (ah be).
Lowery fa due cose: snocciola dati, spiega la posizione della sua generazione, di chi la musica la fa e prova a camparci. E si lamenta, come si lamentano molti musicisti della sua (e della mia) generazione. Il digitale ci ha tolto il pane di bocca, dice.
Ho sentito tanti musicisti lamentarsi del digitale, in questi termini. Il “sudiamo facendo dischi e quelli ce li rubano” è una frase classica, verissima per descrivere quello che sta succedendo. Ma anche molto ideologica – nel senso di “parte per il tutto”, perché il problema non è solo quello.
Lowery però va oltre questa ideologia: arriva a collegare (indirettamente, ma lo fa), il suicidio di due grandi artisti con la crisi finanziaria musicale causata dal digitale: Vic Chesnutt e Mark Linkous degli Sparklehorse. A proposito invito a leggere il bel commento di Fabio De Luca, che dice tutto quello che c’è da dire su questo ignobile collegamento.
E poi c’è questo commento di Digital Music News, che invece snocciola i problemi sollevati da questo botta e risposta. Li riassumo:
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Che onore avere i Calexico in redazione a suonare (Scattata con Instagram presso Rockol)
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20 giugno 2012 · 11:21 amCommenti disabilitati su Dancing about Architecture
19 giugno 2012 · 1:54 pm